Trasgredisci la regola primaria del Berghain? E allora “sei fuori”. Succede anche questo in quel di Berlino.
Il duo Bassvictim (formato da Maria Manow e Henry Clateman) durante la loro esibizione del 4 Gennaio nella serata Live From Earth Klub, hanno visto i loro microfoni e apparecchiature spente all’improvviso e si sono ritrovati in pochi minuti all’esterno del locale.
Cattiveria da parte del club? Pubblico techno poco affine al loro stile considerato “punk”? Niente di tutto questo.
Dai racconti dei presenti sembra che il tutto sia nato dopo che il duo ha iniziato a filmare (o fotografare) durante la loro sessione, cosa ipervietata dal Berghain che non limita la regola al pubblico ma anche agli artisti (non a caso le uniche prove delle esibizioni sono le foto all’esterno del locale senza mai andare oltre).
La reazione è stata immediata e confermata successivamente dal duo in una story su Instagram, durante una bella nevicata su Berlino che paiono aver apprezzato particolarmente.

“Essere buttati fuori per vivere questo miracolo invernale, siamo immensamente grati al Berghain. L’ho apprezzato davvero.”
Per caricare gli animi del popolo del Berghain, il duo ha anche ironizzato sull’accaduto prendendo di mira il pubblico e la selezione musicale.

“Continuate a divertirvi nell’ascoltare la cassa in 4/4 in loop per le prossime 14 ore amanti del Berghain 🙂 ! “
La vena polemica verso il Berghain da parte dei Bassvictim nasce però qualche giorno prima dell’esibizione, sempre su Instagram, quando viene postata a sopresa la seguente story:

“Qualcuno potrebbe pensare che il più importante club al mondo dia agli artisti qualche sorta di trattamento premium, guestlist illimitate, ottime agevolazioni. Bè, mi spiace spezzare il vostro sogno ragazzi ma non abbiamo avuto nessun accesso al backstage (sembrerebbe non ci sia nessun backstage nel club), abbiamo ottenuto 2,5 posti in guestlist per persona (nemmeno 3 persone intere) e praticamente suoniamo andando in perdita…Sembrerebbe che la colpa sia del club e non degli organizzatori (Live From Earth, ndr)…giusto per darvi informazione… quindi si, smettete di chiederci un posto in guestlist 🙂 “
Che il Berghain non offra trattamento VIP ai propri artisti è cosa nota e nessuno ha mai posto grandi lamentele, tutti sono considerati uguali e tutti hanno a disposizione i medesimi spazi dove prepararsi o riprendersi dopo la propria esibizione. In serate dove in scaletta ci sono decine di artisti che spesso rimangono nel club per più ore prima e dopo la propria esibizione diventa impensabile avere degli spazi extra adibiti a “backstage”, dato che di norma i dj sono abituati ad entrare nel club, collegare la propria strumentazione, suonare, staccare e andare via. Non è un concerto o festival dove sono presenti aree di ristoro (che spesso sono in condivisione tra tutti gli artisti meno famosi).
Stessa cosa vale per le guest list che siano gratuite o meno. Se in una serata si esibiscono 10-20 artisti ed ad ognuno fornisci 10 ingressi “sicuri”, butti dentro un centinaio di persone (su una capienza di circa 1.500 persone) che magari non sono in linea con il locale e la sua filosofia, e sentendosi amici degli artisti andrebbero a fare ciò che vogliono nel club (foto, video, “rompere la privacy” dei frequentatori) e servirebbe uno sforzo ancora maggiore per mantenere la riservatezza che da sempre ha fatto la forza del Berghain.
I tuoi amici sono perfetti per il Berghain? Non avranno problemi ad entrare facendo la coda come tutti gli altri.
Prosegue il flame, sempre prima dell’evento con un’altra story

“Il team del Berghain è veramente vergognoso, trattano tutti come delle merde, gli ospiti, gli artisti, chi lavora, la macchina da soldi più cringe di sempre, […] , sono così disgustata nel pensare a quel posto.”
La domanda è: se ancor prima di arrivare nel club eravate così schifati e infastiditi dall’esibirvi (sapendo dei vincoli dati), perchè andarci per poi farsi buttare fuori con il trucchetto del filmare la serata?
Una bella mossa di marketing per smuovere qualche polemica, entrare nel team degli “scontenti/esclusi” dal Berghain e raccontare ai posteri di essere stati cacciati durante il proprio live set.
Un epilogo molto poco punk per una band che si definisce tale.